TECNO PACK s.p.a. è espressione e sintesi di una continua ricerca ed evoluzione tecnologica al servizio del packaging globale per tutte le aziende.
Trent’anni di attività hanno dato a Tecno Pack una grandissima esperienza nel proprio settore, inducendola ad un‘incessante attività di ricerca e di innovazione tecnologica.
Tecno Pack, i cui impianti e macchine confezionatrici elettroniche sono oggi riconosciuti tra i brand leader nel packaging, è in grado di garantire standard qualitativi d’altissimo livello, oltre a una flessibilità totale nel lavoro.
Ed è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi realtà industriale, dal piccolo laboratorio artigianale alla grande industria; questi solo alcuni dei nomi di gruppi serviti da Tecno Pack: Barilla, Bauli, Nestlé, Granarolo.
L’azienda che sceglie Tecno Pack, non cerca semplicemente un fornitore, bensì un partner d’alto livello, che garantisca un prodotto e un servizio d’elevata qualità, pur mantenendo un concorrenziale rapporto di qualità/prezzo.
Prestazioni sempre al vertice; perfetto allineamento fra richiesta e macchinario, intuitività e facilità d’uso quotidiano, longevità, customizzazione e servizio post vendita, sono solo alcuni degli obiettivi di Tecno Pack, che si trasformano in risposte rapide e concrete alle richieste dei partner commerciali, motivo per l’azienda di continui nuovi stimoli, impulsi e richieste.
Grazie a questo Tecno Pack è così in grado di proporre quelli ama definire “i nostri vestiti su misura” pensati, tagliati ed eseguiti proprio per essere indossati dalle aziende committenti.
Nei laboratori di Tecno Pack vengono quotidianamente sviluppati progetti e costruite linee per il confezionamento primario in flow pack e in verticale, per tutti quei prodotti definibili semplici, come le vaschette a velocità medie e basse, con alimentazione manuale della confezionatrice, fino ad arrivare alle linee ad alta produttività.
Queste sono molto spesso dotate di svariati sistemi di pesatura, di conteggio e alimentazione automatici, di controlli qualità e selezione del prodotto in linea, di trasferimento e di prese robotizzate, di sistemi di raggruppamento e a seguire, di confezionamento secondario in vaschetta, in astuccio, in scatola oppure in cartone, con una gamma completa di macchinari destinati al packaging multi-pack.
Tecno Pack è pertanto in grado di prendere in carico il prodotto, dalla linea di processo attraverso le diverse fasi di controllo e confezionamento, e di riconsegnarlo fino alla posa su pallet.
Tra gli obiettivi perseguiti con sempre maggior attenzione vi è la durata del prodotto confezionato, la così detta shelf life.
Sono per questo proposti al cliente macchinari concepiti, dimensionati e realizzati per il prodotto alimentare, atti a preservarlo in un microclima protetto, comunemente definito atmosfera modificata.
Oltre al campo alimentare, le confezionatrici a lungo tempo di saldatura trovano applicazione e riscuotendo un enorme successo, anche in molti altri settori, come quello dei prodotti biomedicali e dei prodotti farmaceutici, nei quali sono richieste particolari attenzioni.
Tecno Pack ha la propria sede a Schio, area tradizionalmente laboriosa del dinamico Vicentino e da lì presta il proprio servizio ad aziende in tutto il mondo, con un team di professionisti entusiasti e competenti che mettono in campo la loro solida e maturata esperienza.
La struttura commerciale è composta da un gruppo di sales manager preparati e pronti a suggerire la soluzione migliore per nuovi progetti.
Il potente ed elastico ufficio tecnico è costituito da un nutrito e specializzato gruppo di progettisti meccanici ed elettronici.
L’officina per la costruzione dei componenti meccanici a disegno si avvale di centri di lavoro fino a sette assi interpolati.
Il reparto di montaggio e impiantistica elettrica ed elettronica conduce al meglio il suo delicato compito.
Tecnici collaudatori esperti e competenti, arrivano nelle aziende partner per installare, mettere in servizio e dare il proprio supporto al momento dello start-up dei nuovi impianti.
Un pronto ed efficiente servizio di post vendita e ricambistica completa fornisce infine continuità all’ offerta di packaging globale di Tecno Pack, che anche grazie a questi aspetti si è guadagnata la reputazione di affermata leader di settore, proponendo qualità ed esperienza, per il successo commerciale delle aziende che si affidano ad essa.
Il confezionamento in atmosfera protettiva (o atmosfera modificata) sta incontrando un notevole successo in settori molto diversi, dai formaggi, alle carni, ai piatti pronti ecc…, e sta dimostrando di poter ottenere risultati di conservazione sempre crescenti.
La grande affidabilita’ e versatilita’ delle confezionatrici flow pack TECNO PACK e i sempre piu’ performanti materiali di confezionamento realizzati per questo impiego, permettono risultati fino a pochi anni fa irraggiungibili.
E’ importante ricordare che l’atmosfera protettiva non uccide i microrganismi già presenti nell’alimento, bensì ne inibisce la proliferazione.
Fondamentale quindi per la massimizzazione dei risultati, è l’igiene di tutta la linea produttiva. Rispettando alcuni piccoli accorgimenti, questo metodo di confezionamento ha sicuramente la possibilità di dare nuove garanzie ai consumatori e di rappresentare un punto qualificante per le imprese che sapranno sfruttarla.
I gas delle atmosfere modificate sono da considerarsi degli additivi, la Direttiva CEE 95/2, già recepita in Italia, ha definito la categoria “gas di imballaggio” che comprende: CO2 (anidride carbonica), N2(Azoto), O2, NO2, He, Ar
GAS TECNICI USATI NEL CONFEZIONAMENTO IN ATMOSFERA PROTETTIVA
N : AZOTO percentuali: da 50 a 100%
Caratteristiche:
inerte, insolubile in acqua e grassi, incolore, inodore, insapore, ininfiammabile
Descrizione:
sostituisce l’aria nella confezione e nel prodotto, impedisce lo schiacciamento e la deformazione dei prodotti e l’aderenza tra loro all’interno della confezione
(affettati), ostacola la decolorazione del prodotto. Non svolge azione antibatterica o antimicotica diretta, ma non favorisce lo sviluppo dei microrganismi.
CO 2 : ANIDRIDE CARBONICA Percentuali: da 20 a 100%
Caratteristiche:
chimicamente attivo, solubilissimo in acqua e grassi, odore pungente, sapore acidulo a contatto con l’acqua, ininfiammabile
Descrizione:
sostituisce l’aria nella confezione e nel prodotto, abbassa il pH creando un ambiente ostile ai microrganismi nocivi; svolge quindi un’azione batteriostatica e
antimicotica. Nel tempo viene assorbita dagli alimenti, quindi non è un gas adatto a impedire lo schiacciamento da parte dell’atmosfera esterna.
O : OSSIGENO percentuali: oltre 60%
Caratteristiche:
chimicamente e fisiologicamente attivo, solubilissimo in acqua e grassi, inodore, comburente (molto pericoloso, può causare esplosioni) sostituisce l’aria nella
confezione e nel prodotto, mantiene inalterato il colore delle carni che continuano in modo “soft” il processo di frollatura. In relazione alle concentrazioni, è
l’elemento che consente la vita ai microrganismi aerobici, quindi è un elemento indesiderato nella confezione, ma dobbiamo considerare che i gas
tecnici sono completamente sterili e sostituiscono l’aria che può essere inquinata. Inoltre, ad elevate concentrazioni, l’ossigeno “brucia” i microrganismi.
Ar : ARGO (ARGON) percentuali: da 50 a 80%
Caratterisatiche:
inerte, solubile in acqua e grassi, incolore, inodore, insapore, ininfiammabile sostituisce l’aria nella confezione del prodotto (sostituisce in modo particolarmente efficace l’ossigeno), impedisce lo schiacciamento e la deformazione dei prodotti e l’aderenza tra loro all’interno della confezione (affettati),contrasta fortemente l’ossidazione, mantiene inalterati colore, sapore, aroma, consistenza in modo superiore agli altri gas.
Svolge un’ azione antibatterica.
Usato maggiormente in ambito industriale.
Cosa possiamo confezionare in ATMOSFERA PROTETTIVA?
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formaggi freschi e stagionati, formaggio grattugiato
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panna, yogurt, latte in polvere
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panini con formaggio o prosciutto, tramezzini
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torte salate
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prodotti di gastronomia: capricciosa, russa, gelatine, patè, pasticci, insalata di riso
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salumi in genere in pezzi o affettati, pancetta, sanguinacci
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insaccati di carne, salsiccia di maiale, wurstel con crauti
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lumache
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croissant, cornetti, prodotti di forno
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forme di pane, pizza, farinate, piade, dolci, sfoglie, wafers, meringhe, “bugie”
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pane grattugiato
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pasta fresca: tagliatelle, gnocchi, agnolotti, trofie, corsetti, orecchiette
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dolci con marmellata, dolci in genere: “bugie”, meringhe, sfoglie, wafers
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carni fresche bianche e rosse: manzo, maiale, cavallo
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carne tritata, hamburgers, polpette
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sughi, ragù, pesto
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carni cotte, piatti cotti sottovuoto in genere: arrosti, brasati, pollo arrosto, …
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primi piatti in genere, spaghetti di soia
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pollame fresco e selvaggina
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carni affumicate
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pesce fresco intero o a filetti, molluschi, crostacei
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pesce affumicato, pesce salato
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bottarga di muggine e di tonno
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frutta e verdura in genere, anche tagliata e lavata, frutta secca, caffè
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bottiglie di vino d’annata
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fiori (gerbere dal Brasile)
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bevande, liquidi in genere
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componenti elettrici ed elettronici
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medicinali
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reperti archeologici: papiri, tessuti antichi, incunaboli, codici, reperti organici
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documenti d’archivio su supporto carta, banconote, bobine cinematografiche
FAQ – DOMANDE FREQUENTI SULL’ATMOSFERA PROTETTIVA
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Perchè la miscela nella confezione non è quella prevista e misurata al momento del confezionamento?
La confezione non è integra: un microforo o un difetto di saldatura consentono l’uscita dell’atmosfera e l’ingresso dell’aria.
La permeabilità dei materiali che costituiscono la confezione è troppo elevata.
Il prodotto intrappolava dell’aria che con il tempo si è liberata in atmosfera.
Il prodotto interagisce con l’atmosfera assorbendo, sciogliendo o producendo gas. -
Perchè la confezione si presenta gonfia durante la conservazione?
Un aumento di temperatura o una diminuzione della pressione esterna, dilatano l’atmosfera della confezione. Il prodotto produce gas. -
Perchè la confezione si contrae dopo il confezionamento?
Una diminuzione di temperatura o un aumento della pressione esterna comprimono l’atmosfera della confezione. Il prodotto consuma gas , si puo’ anche ottenere un effetto vuoto, “pilotato” per mezzo del preriscaldatore Tecno Pack . -
I gas delle atmosfere modificate sono da considerarsi degli additivi?
SI. La Direttiva CEE 95/2, già recepita in Italia, ha definito la categoria “gas di imballaggio” che comprende: CO2, N2, O2, NO2, He, Ar -
Bisogna indicare, tra gli ingredienti in etichetta, i gas che compongono l’atmosfera?
No. Per le quantità impiegate e per gli effetti svolti, non si ritiene obbligatoria la menzione dei gas usati. -
E’ obbligatorio indicare in etichetta l’uso di gas?
Si. La dicitura “confezionato in atmosfera protettiva” è obbligatoria. -
L’atmosfera modificata può alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto?
Si. Non sempre e non sempre negativamente, ma è possibile ed è frequente che l’anidride carbonica, sciogliendosi nel prodotto ne modifichi le caratteristiche
organolettiche. -
Qualsiasi alimento può essere confezionato in atmosfere protettive?
Si. Sono state abrogate tutte le limitazioni pre-esistenti. -
Qual’è la minima percentuale di anidride carbonica per inibire lo sviluppo microbico?
Dipende da molti fattori (umidità, tipo di alimento, di microrganismo, temperaura, acidità, ecc.); in linea generale si può considerare la soglia minima del 20%. -
Qual’è la massima percentuale di ossigeno tollerabile?
Dipende da molti fattori (umidità, tipo di alimento, di microrganismo, temperaura, acidità, ecc.); in linea generale si può considerare la soglia massima dello 0.5% , eccetto che per la carne . -
Esiste una tipologia di prodotti che si prestano meglio ad essere confezionati in atmosfera?
Quella dei prodotti freschi/deperibili. -
Quale atmosfera devo impiegare per il prodotto “x”?
La letteratura tecnica offre molte indicazioni al proposito. I fornitori di gas, di materiali sono in grado di suggerire le atmosfere più comuni, tuttavia è sempre opportuno fare alcune prove preliminari, tenendo pero’ conto che il mix piu’ adatto si trova quasi sempre in produzione. -
Di quanto aumenta la conservabilità del prodotto?
Dipende da molti fattori ed è quindi diverso da alimento ad alimento. Generalmente fino a 4-6 volte. -
Come si conservano i prodotti in atmosfera modificata?
Come quelli in aria. Tuttavia l’efficacia dell’ atmosfera nel controllare la microflora è sempre maggiore a temperature di refrigerazione. -
E’ meglio confezionare a caldo o a temperatura ambiente?
A temperatura ambiente. In questo modo si ha un migliore equilibrio tra l’atmosfera ed il prodotto e nel caso di prodotti umidi, è più facile eliminare l’aria residua. -
Sono richiesti particolari impianti e/o personale qualificato?
Si. Le macchine di confezionamento sono diverse o devono essere modificate; sono necessari dispositivi per l’alimentazione del gas e per il controllo dell’operazione. Il personale deve essere consapevole delle caratteristiche della tecnologia. -
Come si può ridurre l’ossigeno residuo?
Aumentando la velocità di flusso dell’atmosfera introdotta. Aumentando il volume di gas intorno all’alimento. -
Quale deve essere la permeabilità ai gas del materiale della confezione?
Dipende da molti fattori (shelf-life richiesta, temperatura, composizione dell’atmosfera, ecc.); in linea generale si possono considerare idonei i materiali ad alta barriera (0.5 – 3 cm3/m2 24h bar) o molto alta barriera all’ossigeno (< 0.5 cm3/m2 24h bar).
La miglior soluzione per arrivare a concepire una linea di confezionamento flow pack in atmosfera modificata “chiavi in mano“ :
www.tecnopackspa.it andrea.motta@tecnopackspa.it 0445/57.65.51 348/93.100.69