La linea compatta che fa risparmiare e rispetta l’ambiente
A Mojo de’ Calvi (Alpi Orobiche), 50 km a nord di Bergamo, tra picchi rocciosi, boschi rigogliosi e aria pulita, si trova un impianto tecnologicamente all’avanguardia nato dalla collaborazione tra SMI e la locale fonte “Stella Alpina”.
Entrambe le aziende hanno nel proprio “DNA” una forte vocazione all’innovazione e al rispetto del territorio; da qui l’idea di concepire, in collaborazione anche con le società SIAD e P.E. Labellers, una nuova linea di produzione che utilizzasse le soluzioni tecnologiche più avanzate per abbassare significativamente i costi di produzione per ogni singola bottiglia di acqua piatta o gassata e rispettasse l’ambiente circostante, consentendo la massima tracciabilità del prodotto grazie alla marcatura laser.
La nuova linea “SACS” (acronimo di “Stella Alpina Cost Saving”) è stata pensata, progettata e realizzata da SMI – su una superficie di appena 800 mq – per produrre fino a 14.400 bottiglie / ora in modo più efficiente ed economico rispetto all’impianto di imbottigliamento già esistente presso la stessa fonte.
Riduzione fino al 30% del materiale di imballaggio primario
SMI ha raggiunto tale obiettivo progettando due nuovi contenitori PET “ultraleggeri”, uno da 0,5 L e l’altro da 1,5 L, ottenuti dallo stiro-soffiaggio di preforme di 12-13 grammi e 24-25 grammi rispettivamente, entrambe con filetto Alaska267 (in precedenza Stella Alpina utilizzava preforme da 15-16 grammi per la bottiglia da 0,5 L e da 30-31 grammi per quella da 1,5 L).
Il design particolarmente accattivante delle nuove bottiglie è stato studiato per consentire un’impugnatura ergonomica del contenitore, che ne migliora le proprietà intrinseche di solidità e maneggevolezza favorendone l’utilizzo anche fuori casa. Il progetto SACS prevede l’impiego di un’etichettatrice P.E. di nuova generazione basata sulla tecnologia “Adhesleeve”, che permette l’applicazione di etichette pre-adesivizzate senza l’utilizzo di colla a caldo.
Riduzione fino al 50% del materiale d’imballaggio secondario
SMI ha raggiunto tale obiettivo dotando la propria fardellatrice di un nuovo coltello con lama motorizzata controllata da servo-azionamenti digitali, che consente di utilizzare film termoretraibili di spessore inferiore ai 40 micron (contro i 50-60 micron utilizzati in precedenza da Stella Alpina) per il formato 3×2 d i bottiglie 0,5 L.
Riduzione fino al 20% dei costi di acquisto, gestione e manutenzione delle macchine
I progettisti SMI hanno puntato a realizzare un impianto molto compatto, costituito essenzialmente da due soli blocchi: l’unità di i mballaggio primario e quella di imballaggio secondario.
La prima è costituita da un sistema di stiro-soffiaggio, riempimento / tappatura ed etichettatura, denominato ECOBLOC® PLUS, che riunisce in un’unica macchina le funzioni sopra citate e consente, quindi, di gestire con un singolo impianto il ciclo completo di imballaggio primario, dalla preforma alla bottiglia riempita, tappata ed etichettata.
Nei sistemi ECOBLOC® PLUS, inoltre, il passaggio bottiglia avviene mediante trasferimento diretto stella / stella, consentendo notevoli risparmi in termini di investimento iniziale, costi d i manutenzione e consumi e nergetici.
L’unità di imballaggio secondario, progettata da SMI “ex-novo”, è un sistema innovativo di confezionamento in film termoretraibile che prevede l’integrazione spinta tra la fardellatrice e il palettizzatore; tale soluzione ha consentito i l contenimento dell’area occupata dalle macchine di fine linea e la drastica riduzione dei nastri trasportatori di collegamento tra fardellatrice e palettizzatore.
Riduzione fino al 90% del consumo d’acqua per la pulizia dell’impianto
La tecnologia “baseless” applicata alla riempitrice permette di “liberare” il basamento della macchina da organi e parti meccaniche in movimento, dove abitualmente si accumulano lo sporco e gli scarti del processo di produzione.
Riduzione fino al 15% dei consumi energetici
Tale obiettivo è stato raggiunto da SMI grazie a:
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compressore SIAD “oil free” ad alta pressione integrato nel sistema di soffiaggio;
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sistema di recupero aria ARS, montato di serie sulla soffiatrice, che consente la riduzione fino al 40% del consumo d’aria compressa ad alta pressione;
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recupero del calore proveniente dalla soffiatrice e dai sistemi di compressione dell’aria, in parte utilizzato per il pre-riscaldamento delle preforme e in parte convogliato al forno di termoretrazione della fardellatrice di fine linea;
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utilizzo di preforme più leggere (12-13 grammi per bottiglie da 0,5 L e 24-25 grammi per bottiglie da 1,5 L) e di film termoretraibili più sottili (inferiori a 40 micron), che richiedono una minor quantità di calore durante i processi di stiro-soffiaggio e termoretrazione e, quindi, consentono una significativa riduzione dell’energia elettrica necessaria al riscaldamento dei forni della soffiatrice e della fardellatrice;
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minor usura dei componenti, grazie alla riduzione degli organi in movimento e all’impiego di materiali più resistenti;
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utilizzo di motori ad alta efficienza energetica sui nastri trasportatori.
Riduzione fino al 50% delle emissioni di CO2
Risultato ottenuto grazie al minor consumo di energia elettrica dell’intero impianto derivante dall’impiego di macchinari ad alta efficienza energetica, dall’alleggerimento del “packaging” primario e secondario e dall’utilizzo, in futuro, di polimeri “verdi”.
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