Solo chi ha già avuto la fortuna di provare le verdure sott’olio Orominerva può sapere quanto questi prodotti siano diversi rispetto al solito. E non solo perché stiamo parlando di sottoli artigianali, che si caratterizzano per l’intensità e la peculiarità di sapori che rimangono impressi nella mente sin dal primo assaggio. Ciò che rende unici questi prodotti è l’olio extravergine d’oliva Orominerva che viene utilizzato per prepararli: il collante perfetto per verdure e ortaggi che vengono coltivati da Orominerva o che provengono da agricoltori di fiducia.
I sottoli di Orominerva
Il catalogo di sottoli tra cui scegliere è il più completo che si possa immaginare, e viene davvero voglia di provare i prodotti uno per uno: ecco, per esempio, i carciofi alla griglia, i friarielli, gli asparagi e i pomodori secchi. Una vera delizia è la cipolla bianca di Isernia, perfetta testimonianza del legame con il territorio: ma questa, a dir la verità, è una caratteristica comune a tutti i sottoli che vengono proposti, frutto di ricette tanto gustose quanto semplici e, proprio per questo motivo, decisamente sorprendenti. A stupire è la bontà delle materie prime, sinonimo di eccellenza: proprio perché si utilizzano solo ingredienti naturali, non ha senso ricorrere a conservanti. Ma è chiaro che tutto questo non sarebbe possibile senza un olio che fa la differenza e che rende ogni vasetto di verdure sott’olio di Orominerva una piccola grande opera d’arte. A proposito: dopo aver mangiato tutte le verdure, è vietato buttare l’olio extravergine, che può essere riutilizzato per una bruschetta o per condire qualsiasi altro piatto.
Una bontà totalmente italiana
La bontà della produzione è italiana al 100%: l’olio di Orominerva è un’eccellenza di prestigio nazionale, grazie ai suoi standard di qualità davvero elevati che lo trasformano in un ingrediente sensazionale. Sono tre le proposte del marchio, finalizzate ad assecondare i gusti più diversi: il Classico, per esempio, è un olio fruttato e dolce; il Gran Selezione, invece, si lascia ricordare grazie ai suoi sentori erbacei di mandorla e carciofo; infine l’Intenso, un olio che garantisce il giusto mix di amarezza e piccantezza per una media intensità. Il valore di mercato dell’olio di Orominerva non può certo essere pari a quello degli oli che si trovano al supermercato, perché il divario dal punto di vista della qualità è molto evidente.
Le origini dell’olio di Orominerva
La produzione dell’olio extravergine di Orominerva avviene a partire da selezionate cultivar di olivo autoctone. Quello che si porta in tavola è un olio a tutti gli effetti autentico, dalle sfumature naturali che richiamano le materie prime di qualità utilizzate per la produzione. Dopo che le olive sono state raccolte, non passano più di 24 ore prima che siano lavorate, in alcuni casi addirittura con una procedura manuale. Terminata la fase della molitura, si lascia decantare l’olio dentro contenitori in acciaio. Così, l’olio non filtrato può essere imbottigliato. Tutti i particolari della produzione sono studiati con la massima attenzione per garantire il conseguimento del risultato voluto, per altro ponendo una particolare attenzione al tema della sostenibilità.
Dal Molise alla tavola di chi ama la qualità
L’olio di Orominerva è un prodotto di eccellenza del Molise, una regione in cui la coltura olivicola non è certo storia recente: si parla di una lunga esperienza che affonda le radici in secoli lontani. È anche per questo motivo che il potenziale dell’olio EVO è eccezionale, cioè fuori dal comune. Quel che hanno fatto gli specialisti di Orominerva è stato mettere la propria esperienza al servizio della coscienza storica. L’olio di tradizione molisana, così, guadagna standard di qualità ancora più alti e può vantare una bontà rinnovata. Ma nessun risultato sarebbe possibile senza una materia prima speciale: gli ingredienti della terra sono risorse importanti, e il paesaggio abbellito dagli uliveti lo dimostra in ogni momento.
Orominerva: non solo olio
Se i sottoli e l’olio sono alcuni dei prodotti di punta di Orominerva, non ci si può dimenticare di tutte le altre proposte: la crema di carciofini, la passata di datterini gialli, il pesto di fagiolini, il trito piccante, la crema di pomodori secchi, e così via. Un denominatore comune: la qualità che fa venire l’acquolina in bocca.