Makro Labelling presenta il nuovo modulo di etichettaggio MAK AHS2

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Dall’esigenza alla risposta. Il nuovo modulo MAK AHS2, già brevettato, nasce per rispondere a una specifica necessità e rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore dell’etichettaggio: un sistema particolare di erogazione carta che raddoppia lo spazio percorso dall’etichetta in rampa di accelerazione, garantisce una velocità lineare di 100 metri al minuto con passi etichetta da 20 mm, mantenendo la stabilità di tutta la meccanica e di tutto il processo di etichettaggio.  

Per venire incontro alla necessità di innalzamento delle performance in termini di velocità e precisione delle macchine, Makro Labelling, azienda di riferimento nel settore etichettaggio, ha sviluppato il nuovo modulo di etichettaggio autoadesivo MAK AHS2, da poco lanciato sul mercato.

Come spesso avviene, il nuovo modulo AHS2 prima di diventare standard produttivo nasce per rispondere ad un’esigenza specifica. “Qualche tempo fa un nostro cliente messicano ci ha contattati con una richiesta molto specifica per la sua linea di imbottigliamento: applicare un sigillo, ovvero un’ etichetta molto corta (15 mm), su bottiglie di succo di frutta che venivano imbottigliate su una linea che lavora a una velocità molto elevata, 42.000 b/h. Si trattava di una specifica molto stringente oltre che difficoltosa: significava infatti riuscire ad etichettare a una velocità lineare di 100 metri al minuto, con accelerazioni molto elevate a causa del passo etichetta “troppo corto”, spiega Simone Marcantoni, responsabile dell’Ufficio Automazione.

Per raggiungere l’obiettivo senza stressare in modo importante la meccanica, Makro Labelling ha ideato un sistema particolare di erogazione della carta, che ha poi successivamente brevettato: unico nel settore, è un sistema che consente di raddoppiare lo spazio percorso dall’etichetta in rampa di accelerazione in modo da ridurre di un fattore 4 l’accelerazione e dunque la forza necessaria a portare l’etichetta alla velocità necessaria per etichettare.

“Un’innovazione molto importante, con effetti drammaticamente positivi sulla stabilità di tutta la meccanica e di tutto il processo di etichettaggio. Per ridurre lo sforzo a cui il motore di traino deve far fronte, abbiamo aggiunto la motorizzazione della bobina etichette, utilizzando però un rullo gommato che traina direttamente la carta: questo accorgimento si è rivelato fondamentale per ottenere una ottima stabilità della velocità del motore durante la produzione”, prosegue Simone Marcantoni.

Dalla versione originale, il MAK AHS2 si è evoluto ulteriormente con l’introduzione di ballerini lineari abbinati a “molle pneumatiche”, la cui forza di reazione al movimento è configurabile da pannello grazie all’utilizzo di regolatori di pressione automatici proporzionali. Tale accorgimento ha reso il MAK AHS2 molto più stabile e versatile. La piena configurabilità della forza di reazione dei ballerini e l’esclusiva funzionalità di adattamento automatico alla velocità rappresentano un plus notevole. L’aggiunta di una piastra di acciaio lucidato, che funge da piano carta su tutti i passaggi, completa il modulo e porta il MAK AHS2 a superare tutti i limiti precedenti. Il software è stato inoltre arricchito con nuove funzionalità come per esempio l'”erogazione continua” che permette di applicare etichette lunghe quanto il passo della macchina, senza dover utilizzare l’etichettaggio in rotazione.

Il MAK AHS2 consente di raggiungere velocità di erogazione fino a 150 metri al minuto, mantenendo comunque un comportamento molto stabile.

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