L’arte di rendere migliore ciò che è già buono

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Irequisiti richiesti ai sensori utilizzati nell’industria alimentare sono notevoli. Design igienico, elevato grado di protezione e robustezza sono solo alcuni di questi. I nuovi sensori di pressione della serie PI17 di ifm soddisfano queste necessità proprio come i modelli precedenti, offrendo molti più vantaggi. 

Da anni i sensori di pressione PI di ifm si sono affermati nell’industria alimentare e delle bevande. Anche ciò che ha successo può però essere migliorato. I nuovi sensori di pressione della serie PI17sono ideali per la misurazione della pressione in serbatoi e tubi nella produzione alimentare, ad esempio in caseifici, birrifici e molte altre applicazioni in cui vengono utilizzati liquidi.

Soddisfano quindi tutti i più comuni requisiti igienici: sono omologati secondo EHEDG e FDA, con grado di protezione IP69K, in modo che la pulizia giornaliera ad alta pressione non sia un problema. I sensori utilizzano un elemento di misura capacitivo in ceramica e sono quindi estremamente robusti.

Fluidi abrasivi o corrosivi, picchi di vuoto o pressione non possono danneggiare l’elemento del sensore, che inoltre resiste in modo permanente a temperature medie di 150°C ed è quindi, anche da questo punto di vista, adatto per molte applicazioni tipiche del settore alimentare. La temperatura del liquido può essere letta anche tramite IO-Link. Inoltre, la guarnizione in PTFE, che non richiede manutenzione permanente, contribuisce ad incrementarne la robustezza. 

Risoluzione superiore, design migliorato  

I nuovi sensori di pressione, disponibili con diversi campi di misura dal vuoto fino a 100 bar, ora comunicano tramite IO-Link 1.1 e offrono una risoluzione a 32 bit. Ciò è particolarmente importante per le applicazioni in cui vengono misurate pressioni differenziali e quindi solo una piccola parte del campo di misura può essere utilizzata. Anche la compensazione della temperatura è stata migliorata nella nuova serie. 

Il nuovo PI resistente ai picchi di pressione dinamici come nel caso di pulizia con detergente a getto
Il nuovo PI, con risoluzione a 32 bit e circa 20.000 passi, offre una visualizzazione dettagliata dei valori di processo anche per grandi campi di misura.

Nel settore Agroalimentare solitamente gli impianti vengono sanificati attraverso il ciclo CIP, che prevede l’alternanza di passaggio di liquidi caldi e freddi. Per queste fasi, e per tutte quelle del processo, nelle quali ci sono repentini cambi di temperatura, è importante che il sensore possa tempestivamente fornire valori di pressione corretti. Questa funzione è stata notevolmente migliorata nel nuovo PI17, in modo da aumentare significativamente l’efficienza e l’efficacia in queste applicazioni. Anche i più piccoli miglioramenti nella progettazione di un sensore possono avere un grande impatto sulle applicazioni.  

Ad esempio, il foro di compensazione sul nuovo sensore di pressione è stato ruotato di 90° ed è ora posizionato lateralmente, quando montato in modo convenzionale.  

Questo impedisce alla condensa, ad esempio, di raccogliersi sulla membrana del foro di sfiato e causare sporcizia o comprometterne il funzionamento. Il PI17 è stato ottimizzato anche in termini di semplicità d’uso: il nuovo concetto operativo con tre pulsanti rende l’impostazione dei parametri molto più comoda e quindi anche più veloce. 

Digitalizzazione semplice e veloce con il software moneo di ifm 

 L’integrazione con la piattaforma IIoT moneo di ifm consente di ottenere una soluzione completa per il monitoraggio in realtime di tutti i livelli dei serbatoi rilevanti per il processo. Con soli pochi clic è possibile costruire cruscotti ed accedere ad analisi dei dati rilevati dal sensore PI17 in maniera semplice e intuitiva. In caso si presenti un livello anomalo o una mancanza del segnale il sistema può inviare avvisi tramite e-mail o notificare l’anomalia direttamente nel cruscotto. 

www.ifm.com/it

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