La lavorazione della frutta a partire da macchinari semplici, affidabili e corredati da un’assistenza di livello. In PND le criticità si risolvono in poche ore, mentre il cliente diventa partner del successo aziendale. Un’esperienza che coinvolge 63 Paesi e più di 570 aziende nel mondo.
Nata nel 2000 dall’ingegno del suo fondatore, che le ha impresso una vocazione tecnica, PND progetta e sviluppa sistemi avanzati per le aziende di IV gamma e per le industrie conserviere, del congelato e del disidratato. Detorsolare, pelare, spicchiare, ma anche tagliare e depicciolare: mentre la frutta trova nuove geometrie (dai 500 chili alle tre-quattro tonnellate l’ora), la clientela di PND aumenta, arrivando a coprire i cinque continenti. Il segreto del successo? Lo abbiamo chiesto a Virginia Cascella, Export Manager.
Cosa rende speciale un’azienda come PND? Perché, nel tempo, i clienti hanno confermato la loro fiducia?
Il nostro punto di forza, che anche la clientela ci riconosce, è la facilità di utilizzo. Il nostro titolare in passato era un tecnico, quindi propone una politica aziendale low profile, che tenga in considerazione la persona chiamata a lavorare sulla macchina. È inutile costruire apparecchiature sofisticate, se poi il tecnico che se ne occupa non sa dove metterci le mani.
Le nostre macchine, invece, si basano sulla semplicità: poche parti elettroniche, affidabilità e sicurezza anche in contesti con ampio uso d’acqua. Un altro importante punto di forza è dato dal team dedicato al post-vendita: il rapporto con il cliente viene curato con grande attenzione e, in caso di criticità, garantiamo supporto telefonico, assistenza on-line e consulenza diretta.
L’azienda è quindi strutturata per un post-vendita efficace.
Esatto. Vantiamo una squadra di trasfertisti che parlano la lingua del cliente, senza bisogno di interpreti. Inoltre, due figure interne sono sempre reperibili via whatsapp; questo ci assicura celerità: il tecnico ci contatta, invia un video e noi possiamo immediatamente identificare la problematica. Anche dall’altra parte del mondo, la risposta arriva al massimo in due ore.
Quanto pesa l’export in PND?
Per il 95% del fatturato. Abbiamo iniziato con il mercato polacco e le mele, con circa 65 linee in automatico, a seguire è venuta la Svizzera, e ora ci troviamo praticamente in tutto il mondo: Cile e Argentina con le pelatrici delle pere, poi Olanda, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Canada. Siamo da poco approdati anche in Australia.
Parliamo ora di innovazione: come si traduce in PND?
Attraverso l’ascolto del cliente: è lui a farci le richieste, a lanciare le sfide. Noi rispondiamo con la ricerca costante e l’ideazione di macchine user friendly. Ad esempio, otto anni fa un cliente ci ha chiesto una soluzione per depicciolare i ravanelli; partendo dalle nostre competenze, ci siamo attivati: con piccoli accorgimenti, la macchina delle fragole ora funziona anche per i ravanelli.
In sostanza, adattando lo spinotto o altri tool, i macchinari possono lavorare frutta diversa, facendosi più versatili e consentendo alle aziende di ammortizzare i costi. Oggi mele, pere, kiwi e pesche usano, di fatto, la stessa macchina.
Fra tanta scelta, cosa presenterete a Cibustec 2023?
Certamente la nostra nuova pelatrice per le pere PEARL6, che proponiamo a caricamento sia manuale, sia automatico. È un’innovazione già testata e in uso presso un nostro cliente. Ci ha dato grandi soddisfazioni: l’abbiamo vista operare per tante ore di lavorazione in un contesto reale. Oggi è pronta per il mercato e sarà la star del nostro stand.