Interruttori resistenti alla corrosione

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Nell’ultimo anno e mezzo, diverse serie di interruttori della gamma steute “Extreme” sono state sottoposte a test su una banchina esposta a spruzzi d’acqua, sull’isola di Helgoland nel mare del Nord. Il Fraunhofer IFAM (istituto per la tecnica di produzione e la ricerca applicata ai materiali) dispone di un centro di test sull’isola, dove viene studiata in condizioni reali l’idoneità di materiali e componenti all’uso in ambienti corrosivi.

In questo modo, steute può dimostrare l’idoneità dei propri interruttori agli ambienti davvero estremi, come in caso di installazioni offshore, hub e terminali nei porti, a bordo di navi, o in impianti chimici. Sono stati testati diversi interruttori di posizione, interruttori a pedale e interruttori a fune.

Ing. Rainer Lumme, “Extreme” Product Manager di steute: “I nostri dispositivi di commutazione Extreme ovviamente soddisfano tutti i requisiti normativi rilevanti, come il test di nebbia salina. Ma le condizioni reali – come ha dimostrato il lavoro dell’IFAM, ma anche i test condotti da noi stessi – sono molto più complesse, a causa della variabilità del tempo atmosferico e di condizioni imprevedibili. Dal nostro punto di vista, questi test condotti esternamente hanno un valore inestimabile per l’ottimizzazione dei nostri prodotti e per lo sviluppo di nuovi. E i clienti possono essere sicuri che i nostri interruttori Extreme abbiano una lunga durata anche in condizioni estremamente corrosive.”

Questo è il motivo per cui steute ha deciso di continuare questi test in condizioni reali. “Un banco di prova con interruttori a fune si trova ora sulla banchina a Helgoland per il secondo anno. E nel 2020 porteremo nel Mare del Nord ancora altri interruttori da testare.”.

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