In programma a Parma dal 24 al 27 ottobre, la fiera offre uno spaccato sulle più interessanti applicazioni di IA, realtà aumentata e IoT al mondo del food… e non solo.
Le start-up stanno imprimendo una storica svolta di pensiero al settore dell’alimentare. Pur in un momento complesso, nell’ultimo anno si è rafforzata la proposta di servizi diversi e altamente specializzati. Anche in Italia, quindi, crescono sempre di più le storie di successo, specie in settori quali l’agritech e il digital; questi ultimi – sommati tra loro – assorbono, d’altro canto, quasi l’80% degli oltre 156 milioni di investimenti registrati in Italia nel 2022 (fonte TheFoodCons).
Proprio per questo, Cibus Tec dedica un’apposita sezione alle start-up innovative, destinando loro un ruolo importante nel layout della fiera, che riaprirà i battenti a Parma dal 24 al 27 ottobre prossimi.
I TEMI DELL’AREA – Già palcoscenico ideale per la promozione di tutte le novità in arrivo dal settore meccano-alimentare, Cibus Tec si avvale della preziosa collaborazione di Le Village by Crédit Agricole. L’incubatore individua le migliori start-up innovative e le accompagna passo dopo passo nella loro crescita, grazie a un programma appositamente studiato per ognuna di esse.
Sono alcune decine le start-up, italiane ma non solo, presenti in fiera, pronte a catturare la curiosità degli oltre 40mila visitatori professionali attesi. Intelligenza Artificiale, realtà aumentata, manutenzione predittiva, Internet delle cose e ingredientistica evoluta sono solo alcuni dei principali filoni tematici che trovano rappresentazione nel salone. Tanti anche i settori di applicazione, dalla coltivazione, al confezionamento di prodotti trasformati, senza dimenticare i processi di analisi nutrizionale e il tema, attualissimo, della responsabilità ambientale ed energetica.
IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO COME CHIAVE DI SVILUPPO PER IL SETTORE – Proprio l’estrema eterogeneità applicativa di questi preziosi strumenti è un aspetto non casuale, che discende da due motivazioni ben precise. La prima è sistemica e riguarda la tendenza tipica dell’impresa a ricercare soluzioni innovative di processo prima che di prodotto. La seconda è metodologica: agendo sui processi, la gran parte delle start-up lavora su conoscenze, dinamiche e applicazioni del tutto ibride, in grado cioè di generare innovazione non solo per il mondo del food, ma anche per settori totalmente diversi da questo.
La promozione del trasferimento tecnologico e di conoscenze è, dunque, il punto nodale sul quale si incardina la mission dell’area start-up di Cibus Tec, un laboratorio che intende presentare il meglio dell’innovazione in tema di tecnologie alimentari con un grande obiettivo programmatico: favorire la condivisione di competenze ed esperienze, anche attingendo a soluzioni vincenti proposte in settori produttivi diversi ma affini al food tech.
Più info: cibustec.it