La NIS2 (Direttiva UE 2022/2555) è una direttiva dell’Unione Europea, che entrerà in vigore in Italia il 17 Ottobre, e introduce nuove misure di cybersecurity per gli Stati membri con l’obiettivo di creare un livello comune elevato di cybersicurezza e migliorare la resilienza e le capacità di risposta agli incidenti dell’UE.
Rispetto alla precedente normativa, che era limitata a pochi settori critici (banche, difesa, ecc.), viene significativamente allargata la platea dei soggetti obbligati all’applicazione e tra questi rientra anche chi opera nel settore della produzione, distribuzione e lavorazione di alimenti (definiti “soggetti importanti”) con sede nell’Unione, con l’unica esclusione delle micro e piccole imprese.
Similmente ad altre certificazioni – come la ISO9001 per la qualità e la ISO27001 per la sicurezza delle informazioni – la direttiva mira a considerare la cybersicurezza come un processo con conseguente analisi dei rischi e delle vulnerabilità, assessment periodici, messa in atto di idonee misure di protezione correlate al rischio, effettuazione di valutazioni di impatto e di scenari what-if, inclusa la valutazione della business continuity e disaster recovery.
La direttiva prevede l’obbligo di notifica di qualsiasi incidente informatico relativo alla sicurezza che abbia un impatto sulla fornitura di prodotti/ servizi alle autorità competenti o al CSIRT entro 24 ore dall’incidente ed entro 1 mese deve essere redatta una relazione sulle azioni messe in atto.
Le autorità nazionali competenti o il CSIRT devono rispondere alla notifica iniziale entro le successive 24 ore con un feedback sull’incidente e, se possibile, dando indicazioni sulle misure di mitigazione.
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La direttiva NIS2 richiede che le misure siano “appropriate” e “proporzionate” in relazione anche alla dimensione dei soggetti; tuttavia, aggiunge una serie di elementi minimi di sicurezza che devono essere previsti in ogni caso, e che saranno stabiliti mediante specifiche tecniche e metodologie emanate dalla Commissione Europea.
Tra gli elementi di novità, la NIS2 introdurrà requisiti espliciti per gestire i rischi di terzi nelle catene di approvvigionamento e nelle relazioni con i fornitori (supply chain security), per cui anche le micro e piccole imprese fornitrici di aziende soggette a NIS2 potranno essere oggetto della direttiva.
Inoltre, la NIS2 prevede che i soggetti possano (e alcuni soggetti essenziali debbano) dimostrare la propria conformità ottenendo la certificazione della cybersecurity prevista dal recente Regolamento UE 2019/881, noto come EU Cybersecurity Act.
Le sanzioni previste in caso di inadempimento sono piuttosto pesanti: sino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato globale.
L’applicazione della NIS2 alle imprese manifatturiere presenta spesso criticità significative: i macchinari a volte sono datati, spesso non aggiornati e operano 24 ore su 24, in alcuni casi non è chiaro chi sia responsabile della manutenzione (competenze suddivise tra IT, tecnici manutentori e società produttrici esterne), frequentemente acceduti da terze parti per troubleshooting e manutenzione ed esistono poche soluzioni di protezione dedicate (vecchi PC, PLC, Sistemi SCADA, ecc.).
MindTheGap e Kaspersky, azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy che sviluppa Kaspersky Industrial Cybersecurity e offre una serie completa di servizi specializzati, certificati e integrati in modo nativo per proteggere i sistemi di controllo e automazione industriale, uniscono le forze in Verysafe.it.
Quest’iniziativa mira a supportare i clienti nella realizzazione delle migliori soluzioni tecnologiche e consulenziali al fine di garantire la conformità alla NIS2, disegnando tutti i processi in modo corretto (valutazione dei rischi e delle vulnerabilità, analisi di impatto, action plan & key actors, formazione del personale e revisione periodica delle procedure) e fornendo un Security Operation Center, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, visto che le minacce non dormono mai.
Negli ultimi anni, secondo Kaspersky, il settore industriale e manufatturiero è stato oggetto di una crescente attenzione da parte dei cyber criminali: nel primo semestre del 2023 in Italia sono stati rilevati e bloccati oggetti malevoli sul 23,7% dei computer di Industrial Control System.
La maggiore connettività alle reti esterne e il crescente numero di dispositivi IoT ad uso industriale (IIoT) determina un aumento del livello di rischio e un’esposizione alle cyber minacce preoccupante, che possono causare fermi di produzione con conseguenti danni a livello economico e reputazionale per l’azienda.
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