Siglato l’accordo tra Fiere di Parma e Dolcitalia, la società di servizi per il mondo della distribuzione alimentare, dolciaria, d’impulso e beverage.
La XX° edizione di Cibus, in programma dal 31 agosto al 3 settembre 2021 a Parma, prevede anche un nuovo format dedicato al mondo del canale distributivo Ho.Re.Ca e quindi bar, ristoranti, hotel e affini, con un’area espositiva dedicata. E’ stato infatti siglato l’accordo che segna la nascita della partnership tra Cibus, Salone Internazionale dell’Alimentazione, e Dolcitalia, società di servizi per il mondo della distribuzione alimentare, dolciaria, d’impulso e beverage.
Il nuovo progetto, chiamato “Ho.Re.Ca.The HUB”, è stato pensato per promuovere e sostenere le relazioni positive tra l’industria e il mondo della distribuzione alimentare, dolciaria, d’impulso e del beverage. “Ho.Re.Ca the Hub” si prepara a diventare l’evento di riferimento per la community nazionale e internazionale degli operatori del canale con il fine di promuovere la ripartenza dell’“Authentic Italian food&beverage”.
Una scenografia di sicuro impatto caratterizzerà il Bar/Lounge all’interno dell’area, grazie all’allestimento di Costa Group, partner d’eccezione per il progetto “Ho.re.ca The Hub”. Lo spazio, grazie all’impronta unica che contraddistingue il design dei Costa, presenterà nuovi spunti in termini di attrezzature, servizio e innovazioni per il canale Fuori Casa, oltre che garantire un luogo unico per gli incontri di business.
“Cibus è l’evento che rappresenta l’eccellenza del made in Italy in ambito agroalimentare. – ha dichiarato Stefano Raffaglio, general manager di Dolcitalia – e siamo lieti di poter dare il nostro contributo all’interno di questa importante manifestazione. Nel momento in cui tutti hanno una gran voglia di tornare a una vita migliore, desideriamo rappresentare un settore tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria con l’intento di trovare nuove sinergie per ridisegnarne i paradigmi”
“Cibus ha firmato oggi un accordo quadro con Dolcitalia, una delle più importanti società di servizi per la distribuzione del food and beverage, che porterà a Parma i leader nella distribuzione dolciaria nel canale normal trade – ha sottolineato Riccardo Caravita, Cibus and Food Brand Manager – Un accordo che contribuirà a dare nuove opportunità di business a tutta la community di Cibus, rappresentando il primo tassello di un ambizioso progetto riservato al comparto Ho.Re.Ca e Food Service che andrà a completare la già ricca offerta assortimentale della manifestazione, consentendo a grossisti, distributori e buyer italiani e esteri di incontrare al prossimo Cibus 2021 il meglio dell’industria alimentare dedicata al settore Ho.Re.Ca. Un ringraziamento va a Dolcitalia e al suo DG Stefano Raffaglio che, in un momento così delicato per il settore, hanno creduto nel cambiamento e in un innovativo e ambizioso progetto”.
“Cibus da sempre rappresenta il Food e l’eccellenza italiana. Quest’anno rappresenterà, inoltre, la fiducia del settore nella ripartenza – ha commentato Franco Costa, Presidente Costa Group – È un dovere essere presenti e certamente è un onore poter collaborare alla manifestazione, con ottimismo e entusiasmo, sicuri del nostro saper fare”.
La congiuntura dell’Industria Alimentare in avvio 2021
La produzione alimentare del 1° trimestre dell’anno ha segnato un +1,8% sullo stesso periodo 2020. È un passo apprezzabile: esso segna infatti una spinta ulteriore e reale dopo il +0,8% registrato nel 1° trimestre 2020. A fianco, l’accelerazione trimestrale del +9,7% della produzione industriale nel suo complesso rappresenta, invece, un parziale recupero dopo il -11,3% accusato, a seguito del primo impatto della pandemia, nel 1° trimestre 2020.
Non positivo il trend del fatturato dell’industria alimentare, che accusa nel trimestre una contrazione tendenziale del -0,7%. Va precisato comunque che il confronto avviene con la spinta del +6,2% registrata dal settore nel 1° trimestre 2020. Il trend 2021 del fatturato alimentare contrasta, in ogni caso, col citato passo positivo della produzione di settore, a testimonianza di una contrazione in atto dei prezzi unitari. Non a caso, i prezzi alimentari alla produzione del settore hanno segnato ad aprile un tendenziale del +1,4%, inferiore alla dinamica di produzione. Mentre, a maggio, i prezzi alimentari al consumo dell’”alimentare lavorato” hanno registrato addirittura un passo negativo, con un -0,7% sullo stesso mese 2020. Il fenomeno è anomalo, perché in netto contrasto con l’accelerazione parallela delle quotazioni di molte commodity agricole e con la spinta dell’inflazione, arrivata a maggio al +1,3%. Va sottolineato che il fenomeno sta comportando una compressione non trascurabile dei margini in molti comparti alimentari.
Le vendite sul mercato interno appaiono peraltro bene intonate, col +3,7% trimestrale. Tale dinamica espansiva è tuttavia legata, in gran parte, al rimbalzo sulle vendite domestiche innescato dalla netta amputazione del “fuori casa” presente nei primi mesi dell’anno. Infine, i dati dell’export bimestrale di settore sono negativi, con un tendenziale del – 4,6% sullo stesso periodo 2020. Il cedimento è tuttavia provvisorio. Esso si lega, in larga misura, ai forti problemi della logistica affiorati a inizio anno, con la rarefazione dei container e l’impennata dei noli. Inoltre, esso si confronta col forte passo espansivo che l’export di settore presentava nei primi mesi 2020, con tassi attorno al +8-9%. Le prospettive dei prossimi mesi indicano un ritorno in positivo dei trend di esportazione del settore. Essi dovrebbero portare, grazie anche all’atteso, forte rilancio della domanda USA, a un consuntivo di fine anno decisamente superiore al+1,0% registrato in chiusura 2020.