Le linee di confezionamento multi formato possono essere difficili da progettare, sviluppare e controllare, ma l’esperienza di Cama e le sue soluzioni ad alta tecnologia sono più che all’altezza del compito.
Prodotti di cioccolato, tre forme di prodotto, 17 configurazioni di confezionamento su cinque tipi di formati scatola e una produttività di 1.500 pezzi al minuto! Soltanto due di queste variabili sarebbero sufficienti a scoraggiare gran parte delle aziende di packaging, ma, se si tratta di Cama Group, tutte e sei sono normalità! In questo caso il cliente è Hawaiian Host, un’importante azienda dolciaria nordamericana, nata quasi 100 anni fa nella soffitta dei genitori del fondatore, sull’isola di Maui.
Hawaiian Host è la “noce macadamia originale ricoperta di cioccolato”, spiega l’azienda, che è anche il più grande produttore di noci macadamia ricoperte di cioccolato al mondo. I suoi prodotti sono associati alla parola giapponese “omiyage”, che significa “souvenir dal paradiso da regalare ad amici e familiari”.
Ed è per questo motivo, tra i tanti, che la confezione deve riflettere e sostenere il marchio dell’azienda, le intenzioni di chi fa il regalo e le alte aspettative di chi lo riceve. Insomma, deve essere speciale. Proprio come Cama! “Abbiamo incontrato l’azienda per la prima volta cinque anni fa a PackExpo”, spiega Alessandro Rocca, Direttore Vendite del Gruppo Cama. “Sono venuti al nostro stand, con in mano un vassoio di cioccolatini, e ci hanno chiesto: ‘Avete un robot in grado di confezionarlo?’
Dopo un lungo lavoro di progettazione e di collaborazione con il cliente, ci siamo aggiudicati l’ordine per una linea enorme, che avrebbe visto oltre 1.500 cioccolatini al minuto essere confezionati in modo preciso, sicuro e delicato in una serie di formati di imballaggio diversi”.
La linea sviluppata da Cama è altamente specializzata e progettata appositamente per le caratteristiche di questo particolare tipo di confezionamento. Durante il funzionamento, i robot, dotati di pinze Gimatic, prelevano i cioccolatini da un nastro trasportatore e quindi li posizionano delicatamente nelle vaschette in PET che arrivano in parallelo da un disimpilatore.
La qualità, la forma e la posizione dei cioccolatini sul nastro vengono determinate mediante uno speciale scanner laser 3D prodotto da Univision.
Quando il vassoio è pieno, viene caricato, singolarmente o in coppia (con un foglio di imbottitura), in una scatola di cartone e infine viene creato un coperchio che va a inserirsi sulla scatola; il prodotto finale è una scatola completa contenente da quattro a 32 cioccolatini. Le scatole vengono poi fatte passare attraverso una macchina a raggi X e una pesatrice di controllo prima di passare a un’incartonatrice a fine linea.
La linea è anche in grado di eseguire il “bulk packaging”: in questo caso, i fogli di cartone passano attraverso la linea e i robot delta caricano direttamente i cioccolatini nel cartone e inviati a una sezione di caricamento manuale gestita dal cliente. Questo sistema evita molti tempi di fermo produzione.
“L’industria dolciaria richiede un’efficienza ottimale”, spiega Rocca. “Non si può fermare una linea da 1.500 pezzi al minuto! Il nostro motto è: ‘Non fermare mai una linea inutilmente e cerca di essere il più efficiente possibile quando è in funzione’. E nel nostro caso vale doppio, perché la seconda fase del progetto prevede l’entrata in funzione di un’altra linea.”
Secondo Chris Rabago, direttore della produzione di Hawaiian Host: Cama ha instaurato un rapporto di fiducia con tutto il nostro gruppo di lavoro, adottando un approccio collaborativo per trovare le migliori soluzione alle nostre priorità”.
Una comunicazione e una collaborazione trasparente sono state essenziali, perché questi progetti sono caratterizzati da numerose variabili ed è fondamentale che si instauri un dialogo aperto riguardo a costi/benefici e a come realizzarli, in quanto hanno un impatto diretto sulle capacità future delle macchine.
Per quanto riguarda la tecnologia, abbiamo puntato su un’interfaccia utente intuitiva, su cambi prodotto semplici e sull’assistenza remota, che è particolarmente importante per i nostri impianti di produzione situati alle Hawaii, dato che spesso è difficile portarci rapidamente i tecnici.”
Le variabili di questa soluzione richiedono una soluzione digitalizzata che Cama ha perfezionato nel corso degli ultimi cinque anni. “Questa linea si avvale di tutta la nostra offerta Industry 4.0 ed è una delle prime a utilizzare il nostro nuovo software di supervisione basato sull’intelligenza artificiale”, ci dice Rocca.
“Per garantire tempi di operatività ottimali, sfrutta la nostra soluzione di cambio formato con tecnologia RFID ‘toolless’ e un sistema di pinze automatizzato, che contribuiscono a creare delle procedure di cambio lotto tra le più rapide del settore”.
L’approccio digitalizzato semplifica anche la formazione degli operatori, le interazioni con le macchine e le attività di manutenzione, grazie alla realtà aumentata (AR) immersiva. Tutti i parametri operativi vengono raccolti, raggruppati e distribuiti tramite un PC centrale, che può condividere istruzioni e allarmi con i tablet; il PC monitora anche il consumo energetico nell’ambito di un pacchetto di sostenibilità, supportato anche dalla capacità delle macchine di gestire e confezionare vaschette realizzate con materiali sostenibili.
“Si tratta di una fantastica implementazione della nostra intera gamma di prodotti”, conclude Rocca, “dalla progettazione meccanica, alle soluzioni avanzate di automazione elettromeccanica di Rockwell Automation, fino all’AR e all’AI, per offrire un’efficienza e una facilità d’uso ancora maggiori”.
Come già detto, l’industria dolciaria richiede la massima efficienza e, in qualità di fornitori di soluzioni, dobbiamo assicurarci che nessuna delle nostre tecnologie sia l’anello debole di un processo ben più ampio. Nella maggior parte delle applicazioni, infatti, le nostre macchine sono solitamente governate da processi a monte e a valle. E il nostro obiettivo è quello di non limitare mai la velocità delle linee in nessun settore industriale”.