Contarina e il Consiglio di Bacino Priula hanno inaugurato l’impianto per la produzione di biometano da rifiuto organico. Un progetto che permette di fare un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità ambientale, unico per il territorio ma anche a livello nazionale: è il primo impianto finanziato dal PNRR che entra ufficialmente in funzione.
Complessivamente l’impianto può produrre oltre 4 milioni e mezzo Smc di biometano all’anno – equivalenti dal punto di vista energetico a 3.380 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) all’anno – da cui si possono ricavare 2.770 tonnellate di biometano liquido.
L’esistente impianto di compostaggio è stato ampliato con una nuova sezione di digestione anaerobica per produrre biometano in forma gassosa e liquida. Oltre ad essere immesso in rete, una parte del bioGNL viene usata per alimentare 226 mezzi di raccolta dei rifiuti, compreso l’organico da cui si produce questo carburante green. Un vero sistema circolare, dove non ci sono scarti.
I vantaggi ambientali dell’uso del biometano sono evidenti: rispetto al gasolio, ad esempio, il GNL produce oltre il 20% in meno di emissioni di CO2eq, minimizzando quelle di SO2 e di PM10 (oltre il 95% in meno).
Un importante progetto per il futuro sostenibile del territorio trevigiano, reso possibile grazie al contributo di importanti aziende del settore, in particolare Cesaro Mac Import che ha realizzato i lavori per la costruzione della nuova sezione impiantistica, seguendone anche la progettazione esecutiva.
AB ha fornito per l’impianto la tecnologia di upgrading del biogas, liquefazione del biometano e cogenerazione per alimentare l’intero sistema, e Liquigas, la quale rende possibile l’utilizzo del bio-GNL nell’impianto interno di rifornimento di Spresiano, progettato, realizzato e manutentato da Liquigas stessa e dove vengono riforniti gli automezzi di Contarina.