Nel 2016 il valore complessivo delle esportazioni agro-alimentari “Made in Italy” è stato di 34.364 milioni di Euro. L’Unione Europea, con 22.681 milioni di euro (+3,7%), si è confermata il mercato di riferimento, assorbendo quasi i 2/3 dell’export totale, ma è la Germania il partner più importante per il Bel Paese. Con 6.266 milioni di euro (+3,2%) e una quota di mercato di circa il 18%, rappresenta infatti il primo Paese di destinazione. Ed è ancora la Germania, con i suoi 81 milioni di consumatori, ad essere attualmente il maggior mercato di prodotti alimentari nella UE. Altri come Asia e Medio Oriente sono emergenti.
Che l’export dell’agroalimentare italiano goda di buona salute, lo dicono i numeri e la forte presenza delle aziende Italiane alla manifestazione tedesca (1036) che porteranno in terra teutonica tutto il loro arsenale seduttivo.E ancora. Nel futuro il tema della salute condizionerà l’alimentazione in modo sostanziale. La parola chiave, dopo sostenibilità (bio, veg, equosolidale) sarà quella di “auto-ottimizzazione” cioè piatti pronti personalizzati, sviluppati appositamente come prevenzione nei confronti delle patologie o per migliorare le performance individuali. I consumatori diventeranno “omnishopper” combinando vari canali di acquisto e, per orientarsi nelle scelte di prodotti e ricette, useranno app, robot, chatbot, whatsapp e messenger di FB.
E’ con questi temi che si è aperta a Milano la conferenza stampa di presentazione di Anuga 2017, il più importante appuntamento al mondo di food & beverage, che si svolgerà a Colonia dal 7 all’11 ottobre: 7.200 espositori provenienti da 100 paesi, 160.000 operatori (192 paesi e tutte le più importanti catene distributive di Germania, Europa e oltreoceano). Il tutto in 284.000 mq di superficie espositiva (lorda), ripartiti in 11 padiglioni e 10 saloni.
Presenti in sala Katharina C.Hamma, Chief Operating Officer di Koelnmesse, Thomas Rosolia, Amministratore Delegato Koelnmesse Italia, Ines Arondio, Dirigente ICE settore Agroalimentare e Vini e Paolo Zanetti, Vice Presidente Federalimentare, quest’ultima partner, assieme a Fiere di Parma, del colosso di Colonia.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – afferma Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia -. 1036 aziende cui si aggiunge la collettiva organizzata dall’ICE che consentirà di far conoscere il valore assoluto dell’industria alimentare italiana che è uno degli obiettivi dell’alleanza strategica con Fiere di Parma e Federalimentare”.
“Una triangolazione – continua Rosolia – che, attraverso progetti concreti in tutte le fiere satellite di Fiere di Colonia, aiuterà le aziende dell’agroalimentare nella conquista dei mercati esteri a più elevato potenziale. Prossima tappa Anufood China in agosto a Beijing”.
“Anuga è senza dubbio la principale fiera del settore alimentare a livello mondiale e la Germania è storicamente il nostro primo paese partner” – afferma Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare. “
“Nell’intento di preservare la credibilità commerciale delle imprese alimentari italiane e rendere prioritaria l’azione di contrasto all’Italian Sounding, il patto ANUGA-Federalimentare rappresenta un ulteriore elemento di garanzia per le imprese espositrici e per i buyer partecipanti, soprattutto dopo gli spiacevoli episodi che si sono verificati al TuttoFood di Milano. È per questo che vogliamo costituire un presidio fisso durante la manifestazione, in grado di monitorare i prodotti presenti e raccogliere le eventuali denunce degli espositori copiati, così da coadiuvare in maniera efficace le strutture di sorveglianza già presenti nella Fiera di Colonia e direttamente collegate alla magistratura locale”.
Tra i partner di Anuga per sostenere l’ ”authentic italian” anche l’ICE presente con una importante collettiva italiana “sostenuta da una significativa campagna di comunicazione conclude” Ines Aronadio, Dirigente ICE settore Agroalimentare e Vini.
Anche grazie alla collettiva italiana, a cinque mesi dalla manifestazione Anuga è sold out.