I.C.F. & Welko – Trasformazione del latte in polvere

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LATTE IN POLVERE. Dalle stalle ai barattoli

Il latte è l’alimento più completo esistente, in quanto contiene nelle giuste proporzioni tutti i nutrienti, le vitamine ed i minerali necessari alla crescita.

La trasformazione del latte in polvere permette di superare alcuni limiti all’utilizzo e al trasporto, contribuendo alla diffusione di questo importantissimo alimento nei Paesi in via di sviluppo, dove l’attuale sistema logistico non è in grado di assicurare quantità e qualità del prodotto.

Il latte in polvere trova impiego principalmente nella produzione del latte artificiale, nei prodotti di pasticceria e gelateria e nei prodotti da forno.

La produzione del latte in polvere è comunque un processo complesso che deve essere eseguito sotto stretto controllo, al fine di raggiungere i principali obiettivi di igienicità e mantenimento delle proprietà organolettiche del prodotto.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il fatto che, per essere redditizi dal punto di vista industriale, questi impianti devon avere dimensioni minime comunque considerevoli, per potere trattare circa 100.000 litri al giorno di latte fresco: questa considerazione comporta che quasi sempre gli allevatori non operino singolarmente, ma che si riuniscano in cooperative in grado di raggiungere una produzione giornaliera di latte fresco significativa.

Il processo di trasformazione del latte in polvere prevede diverse tappe, di cui le principali sono: ricezione e stoccaggio, scrematura e pastorizzazione, concentrazione ed essiccazione.

Nella prima fase il latte fresco arriva dalle varie fattorie all’interno di autocisterne che vengono scaricate in grandi serbatoi raffreddati. La bassa temperatura è fondamentale per tenere sotto controllo ed impedire la crescita dei batteri naturalmente presenti nel latte.

La fase successiva prevede la separazione di buona parte della frazione grassa del latte mediante centrifugazione (in caso di produzione di latte magro) e la successiva pastorizzazione. La pastorizzazione è un trattamento termico ad alta temperatura ed ha diversi scopi, e principalmente viene usata per controllare la conta batterica, per aumentare la conservabilità della polvere e per aumentare la stabilità della polvere in caso di ricostituzione del latte con acqua bollente per ottenere un prodotto sterilizzato.

Il pastorizzatore è composto da un sistema di scambiatori di calore che permette di regolare la temperatura ed il tempo di sosta del latte nella zona di scambio di calore.

La fase di concentrazione o evaporazione ha lo scopo di diminuire la quantità di acqua all’interno del latte nel modo più economico e delicato possibile. Il latte liquido ha un contenuto in solidi che normalmente si aggira attorno al 10% del peso, e dopo il processo di concentrazione questo contenuto sale fino a circa il 50%.

La concentrazione è fatta mediante un impianto a multiplo effetto a film cadente, all’interno del quale le temperature di processo sono mantenute al livello più basso possibile in modo da non alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto finale. Il latte concentrato in uscita viene mandato all’essiccatore a spruzzo per la fase finale del processo.

La trasformazione da prodotto liquido a polvere avviene appunto durante l’essiccazione. In questa fase il latte concentrato è pompato all’interno della camera di essiccazione, dove viene nebulizzato con ugelli o disco rotante ed entra in contatto con l’aria calda. Lo scambio termico favorisce l’evaporazione dell’acqua formando le particelle di materiale solido che si raccolgono nella parte finale della camera. Normalmente, la polvere che esce dalla camera ha una umidità e temperatura che non sono compatibili con l’impacchettamento, quindi al fine di raffreddare e stabilizzare la polvere, il prodotto è convogliato all’interno di un letto fluido che utilizza aria fredda de-umidificata. All’uscita del letto fluido, il prodotto è pronto per essere impacchettato.

Un sistema fondamentale di tutto il processo, che deve essere previsto durante ogni step al fine di mantenere gli adeguati standard sanitari, è quello del lavaggio. Normalmente si usa un sistema C.I.P., composto sia da stazioni di preparazione e distribuzione soluzioni e da elementi di spruzzatura dei liquidi di lavaggio. Il sistema C.I.P. deve essere progettato in modo da impedire la contaminazione crociata prodotto /soluzioni di lavaggio.

La I.C.F. & Welko Special Plants, grazie alla sua esperienza pluriennale in impianti di processo nel settore alimentare, è in grado di fornire linee complete chiavi in mano per la produzione di latte in polvere. Tutti gli impianti sono dotati delle tecnologie più avanzate e sono disponibili tutti i livelli di automazione. Ogni impianto è progettato singolarmente su misura e in base alle richieste del cliente, ed è studiato per offrire la massima flessibilità di processo.

La I.C.F. & Welko Special Plants è in grado di fornire qualsiasi tipo di supporto tecnico, tecnologico ed ingegneristico sia al partner già esperto negli impianti di processo, sia al cliente che desidera entrare nel mercato.

3 commenti su “I.C.F. & Welko – Trasformazione del latte in polvere”

  1. serve una linea completa (latte in polvere) per il mio cliente in africa.
    sono ditta italianna IN.TR.EX ,faccio il mediatore per l’africa
    Nuova O usata
    vi chiedo gentelmente un preventivo
    urgentr.
    Grazir.

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